Direzione Luigi Serra

1932 - 1938
  • SOGGETTO PRODUTTOREGabinetto Fotografico Nazionale
  • CRONOLOGIA1932 - 1938
  • storia istituzionale/amministrativa, nota biograficaIl periodo della gestione Serra, primo storico dell’arte dopo due direttori fotografi, nel suo ruolo di Commissario Straordinario incaricato dal Ministero dell’Educazione Nazionale, traghetta l’istituzione stemperando il disagio dell’allontanamento forzato di Carlo Carboni e gestendo in modo poco incisivo le attività del GFN. Serra sollecita comunque il Ministero (marzo 1932) affinché supplisca alle carenze di organico dovute all’assenza di Carboni, che oltre a ricoprire il ruolo dirigenziale era un ottimo fotografo, lamentando la presenza di due soli operatori e la conseguente impossibilità di gestire concretamente missioni sul territorio e flusso di lavoro in sede. Nel 1936 risultano tra il personale salariato i tre fotografi Carletti, Mastellone e Medori. In quel periodo i negativi si trovano in deposito presso l’Istituto Luce, con relativa gestione delle richieste, e l’attività ordinaria si incentra principalmente a supporto degli interessi scientifici promossi dalla Direzione Generale (documentazione di restauro, pubblicazioni sul Bollettino d’Arte) con un incremento di sole 6130 unità nei sei anni di direzione. Vengono inviati al GFN dalla Direzione Generale Antichità e Belle Arti negativi da inventariare e si acquistano alcune nuove attrezzature, tra cui un ingranditore e apparecchi fotografici. Le campagne di rilevamento sul territorio sono piuttosto rare e concentrate in massima parte in area marchigiana tra il 1932 e il 1933 (Urbino, Camerino, Fano, Montecassino). Serra nel suo precedente ruolo di Soprintendente per l’Arte Medievale e Moderna per le Marche si era sempre occupato di quelle zone. Già direttore a Urbino della Galleria nazionale delle Marche, aveva pubblicato volumi e contributi sull’arte marchigiana e grazie al nuovo ruolo direttivo presso il GFN continuerà a privilegiare luoghi e temi familiari. Vengono eseguite rare campagne documentarie in Emilia Romagna (Museo delle Ceramiche di Faenza per la pubblicazione del volume “Corpus della maiolica XX” nel 1935), nella provincia di Bari (tra agosto e settembre 1936) oltre alla riproduzione del Codice Ventimiliano Muntaner conservato presso la Biblioteca di Catania. Più complessa è l’organizzazione della campagna relativa a Sondrio e provincia, finalizzata alla pubblicazione di un “Inventario degli oggetti d'arte d’Italia”, fortunata serie editoriale promossa dal Ministero dell'Educazione Nazionale con immagini prodotte dal GFN. Per l’occasione è prevista la realizzazione di 270 fotografie che coprono 104 località, anche in zone montuose, definite dall’operatore Carlo Mastellone impervie e isolate e difficili da raggiungere, con l’aggravante del clima freddo, piovoso e nevoso. Il testo a cura del Ministero vedrà la luce nel 1938 con immagini realizzate tra marzo 1935 e aprile 1936. Nel 1938 termina la fase di commissariamento di Luigi Serra, che andrà a ricoprire un ruolo presso la Soprintendenza alle Gallerie del Lazio. Il passaggio di consegne al nuovo direttore Bito Coppola sarà l’occasione per una rigorosa ricognizione inventariale di attrezzature e materiale fotografico.
  • consistenzanegativi
  • modalità di acquisizioneproduzione propria
  • INVENTARIO ASSOCIATO