La Capra

1980 - 1983
  • DATA ACQUISIZIONE1980
  • SOGGETTO PRODUTTORELa Capra, Aldo
  • CRONOLOGIA1980 - 1983
  • storia istituzionale/amministrativa, nota biograficaAldo La Capra (1925-1986) è stato un fotografo professionista attivo dalla metà degli anni ’60 fino alla metà degli anni ’80. Si avvicina alla fotografia grazie ad progetto di sviluppo territoriale delle aree e comunità agricole del Comune di Potenza, sua città natale nella quale rivestirà anche ruolo di assessore, dapprima per semplice documentazione del lavoro svolto, ben presto come ricerca e studio delle realtà che andava conoscendo. Diventa fotografo professionista dal 1964 iniziando a svolgere un attento lavoro di ricerca all’interno del territorio lucano che successivamente (nel 1968) sfocerà nella pubblicazione del suo primo libro “Lucania 1”. In questi anni avvia una stretta collaborazione con la Soprintendenza archeologica della Basilicata, per conto della quale cura la formazione e la creazione di un laboratorio fotografico, iniziando così la sua intesa attività di fotografo documentarista. Alla metà degli anni ’70 inizia la sperimentazione della fotografia aerea divenendo ben presto uno dei maggiori specialisti del settore, celebri diventeranno alcune immagini all’infrarosso di Metaponto o di Cuma. Questi sono per La Capra gli anni più ricchi e proficui sul piano professionale ed artistico, è infatti invitato a mostre collettive (a Milano e Roma), a fianco di fotografi come Mario Cresci e Luigi Ghirri, e personali (Roma, Potenza, Matera, ecc.), nelle quali esporrà immagini legate alla propria intima visione della sua terra, la Basilicata, narrando la società, il paesaggio, il patrimonio artistico e culturale, la forma ed i modi dell’abitare, elementi che formano le radici di una identità collettiva e di una coscienza storica. Sempre in questi anni diventa anche collaboratore della “Enciclopedia Pratica della Fotografia” e fotografo specializzato di numerose soprintendenze e università in varie parti d’Italia, degno di nota è il volume fotografico “La Via Appia”, che viene accompagnato dai testi di importanti archeologici quali Ferdinando Castagnoli e Antonio Maria Colini. Proprio in quest’ultimo ambito legato alla fotografia per la documentazione archeologica si inserisce il fondo “La Capra” conservato in ICCD.
  • storia archivisticaIl fondo è stato acquistato dall'ICCD nel 1980 e nel 1983.
  • ambiti e contenuto

    Una campagna fotografica documentaria a colori e in bianco e nero sul Parco archeologico di Pompei, commissionata a Aldo La Capra (1925-1986) dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli nel 1978, che interessò solo alcuni settori dell’antica città, costituiti dalle Regio II, III, VII, VIII e IX. Varie riprese erano, senza dubbio, finalizzate ad attività di conservazione e restauro delle pitture, che si andavano progettando alla fine degli anni ’70, tuttavia non mancano scatti di strutture affioranti dal terreno, ma ancora sepolte, che fanno pensare ad una documentazione preliminare ad interventi di scavo. Alla campagna fotografica presero parte anche i custodi del parco archeologico, che alcune volte appaiono ritratti mentre sorreggono un grande metro in legno (una stadia) usato per fornire un riferimento metrico nelle immagini, senza dubbio faceva parte dell’equipe anche un’archeologo, o comunque un membro della soprintendenza, del quale non è possibile ricavare il nome, che accompagnò La Capra tra gli ambienti di Pompei, fornendo indicazioni su quali strutture dovessero essere oggetto della documentazione. 

  • consistenza1700 negativi
  • modalità di acquisizioneacquisto - 1980
  • INVENTARIO ASSOCIATO