Pantalena Volpe

1918 - 1919
  • DATA ACQUISIZIONE2005
  • SOGGETTO PRODUTTORESquadra Fotografica Comando Genio Sesta Armata
  • CRONOLOGIA1918 - 1919
  • storia istituzionale/amministrativa, nota biograficaGiuseppe Pantalena, nato ad Aragona (provincia di Agrigento) il 20 ottobre 1887, inizia la sua carriera militare nel 1907 entrando come allievo sergente nel V° Reggimento del Genio per poi divenire, nel corso degli anni, sergente maggiore nel 1910, maresciallo dal 1914, sottotenente del II° Reggimento Genio e, infine, tenente. Pantalena ricevette, nel 1918, una medaglia in bronzo per aver coraggiosamente soccorso un sottufficiale durante i lavori di costruzione di una trincea, presa di mira dal fuoco nemico. Il tenente, probabilmente alle dipendenze del III° Ufficio Staccato Lavori del Genio, prese parte alle opere di ricostruzione intraprese dal Genio Militare in Veneto; acquisì copie delle fotografie ufficiali scattate durante i lavori che portò con sé in Sicilia, dove fece ritorno nel 1919. Nell’ottobre dello stesso anno sposò Amalia Maggiordomo ma presto si ammalò di tisi (contratta in guerra) e morì a Messina nel maggio del 1920.
  • storia archivisticaIl fondo Pantalena-Volpe è stato acquisito dall’ICCD nel 2005 dalla signora Antonietta Volpe che lo ha ereditato dalla madre. Quest’ultima lo aveva recuperato ad Aragona (Ag), a casa della sorella Amalia Maria Maggiordomo, dopo la sua morte avvenuta nel 1975. Le fotografie appartenevano probabilmente allo zio di Antonietta Volpe, Giuseppe Pantalena; è dalla combinazione di questi due cognomi che al fondo è stata attribuita l’attuale denominazione. . Giuseppe Pantalena riesce a portare con sé, di ritorno in Sicilia, alcune stampe appartenenti ad una documentazione ben più ampia. Dalla numerazione presente al verso dei positivi è possibile infatti immaginare un corpus iniziale di circa 1300 esemplari.
  • ambiti e contenuto

    Le foto documentano l’opera di ricostruzione intrapresa dall’Arma del Genio, soprattutto in Veneto, all’indomani della prima guerra mondiale: lavori di rifacimento degli argini, messa in sicurezza del territorio dalle acque dei fiumi, sistemazione di ponti e strade, ripristino di fabbricati di uso pubblico (municipi, chiese, scuole), riattivazione di opifici ed officine, di fornaci e segherie, di magazzini idraulici per il rifornimento di acqua potabile, etc.  I positivi, eseguiti soprattutto in Veneto, tra le province di Treviso e Venezia, documentano sia lo stato rovinoso di edifici, ponti e strade prima dell'intervento del Genio Militare, che i cantieri, le baracche e le cave messe in opera durante i lavori. Mostra infine alcune strutture viarie ricostruite: in modo particolare ponti e strade. Vi sono, inoltre, altri scatti con gruppi di ufficiali o le visite di autorità preposte (Ministro delle terre liberate, Presidente del Magistrato alle Acque). Presente spesso nelle immagini di gruppo e con un singolo ritratto il Generale Vincenzo Traniello che, terminata la guerra, diresse l'opera di ripristino dell'arginatura dei fiumi come capo del Terzo Ufficio Staccato Lavori (Raggruppamento centurie prigionieri). Nonostante il fondo sia prevalentemente costituito da fotografie di carattere ufficiale di documentazione dell’opera del Genio, non mancano anche positivi che ritraggono il paesaggio montano o scene di genere.

     

  • consistenza354 positivi
  • modalità di acquisizioneacquisto - 2005
  • INVENTARIO ASSOCIATO
  • immagini
    https://fotografia.cultura.gov.it/presentation/iiif-collection-xDamsPhoto-0090/605387f6f910e5b05c073fa0/manifest