Mariani

1963
  • DATA ACQUISIZIONE1963
  • SOGGETTO PRODUTTOREMariani, Lucio
  • CRONOLOGIA1963
  • storia istituzionale/amministrativa, nota biograficaLucio Mariani (Roma 1865 – 1924) fu un erudito, esploratore, scavatore, scrittore, disegnatore, pittore, musicista e fotografo di grande abilità, così come ce lo descrive con stima e affetto l’amico e collega Roberto Paribeni. Laureato nel 1890 in archeologia, con una tesi sulla città di Cori e le sue antichità, fu allievo successivamente della Regia Scuola Italiana di Archeologia; questa fase di formazione lo portò a stringere rapporti con i grandi teorici dell’archeologia italiana del tempo, come E. Löwy, R. Lanciani e L. Pigorini, ma soprattutto lo impegnò in viaggi, missioni ed esplorazioni, anche archeologiche, come quella cretese del 1893, isola in cui si fermò per quattro mesi. Scavò ad Alfedena (antica Aufidena) in Abruzzo e insegnò a Pavia e Pisa, ricoprendo inoltre incarichi istituzionali di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico conservato nell’Urbe. Nel 1913 entrò a far parte del coordinamento del servizio archeologico del Ministero delle Colonie, ruolo che lo portò ad un avvicinamento al patrimonio delle antiche città romane della Libia.
  • storia archivisticaIl fondo Mariani entra nel patrimonio fotografico dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione nel 1963 grazie alla donazione di suo figlio, Valerio Mariani, e si compone di fotografie descritte come eseguite in massima parte da Lucio Mariani tra la fine dell’800 e gli inizi del 1900. La donazione si componeva di 417 negativi su lastra di vetro alla gelatina ai sali d’argento.
  • ambiti e contenuto

    I soggetti delle foto del fondo Mariani riguardano le missioni e i viaggi di Lucio Mariani in Italia, Libia, Grecia e Creta, restituendo l'immagine della vita di un archeologo impegnato su tanti fronti: ricerche personali, missioni, incarichi istituzionali e momenti familiari tra la fine dell’800 e gli inizi del 900. A tal proposito sono curiose le foto che lo ritraggono a turno con sua moglie, Emma Simonetti, tra Bologna, Firenze e Venezia all’indomani delle nozze avvenute nel 1896.

    Non è certo che Lucio Mariani fosse l’autore di tutti gli scatti inclusi nel nucleo di negativi in oggetto; ad indiziarlo è il fatto che in alcuni di essi l’archeologo ricorre in posa, assieme anche ad altri individui o compagni di viaggio, nei pressi dei soggetti fotografati. Questa tendenza a includere una o più persone nelle foto di strutture, monumenti o paesaggi aiutavano Mariani nella descrizione delle proporzioni di ciò che inquadrava con la macchina. Sappiamo che, per via degli incarichi di ricerca ricevuti, come ad esempio quello del 1895-1896 sui monumenti pelasgici italiani, Mariani si trovò a collaborare con altri fotografi e archeologi, a testimoniare l’esistenza di un gruppo di studiosi impegnati in perlustrazioni delle antichità della campagna romana, verosimilmente guidato da Rodolfo Lanciani.

  • consistenza417 negativi
  • criteri di ordinamentoI negativi vennero immessi con numero di inventario nella collezione del Gabinetto Fotografico Nazionale e, dettagliati da diversi tipi di formato (D, F, H e M). Alcuni di questi negativi vennero stampati (Carniel) e descritti sul retro a matita, verosimilmente attorno agli anni '60/'70 del 1900, ad opera dell'archeologa Tea Coco Martinelli in occasione forse di un primo tentativo di analisi e studio.
  • modalità di acquisizionedonazione - 1963
  • INVENTARIO ASSOCIATO