• DATA ACQUISIZIONE1977
  • SOGGETTO PRODUTTORERigamonti, Franco
  • CRONOLOGIA1977
  • storia istituzionale/amministrativa, nota biograficaFranco Rigamonti fu un fotografo e proprietario di uno studio fotografico in via degli Zingari a Roma.
  • storia archivisticaRigamonti propose in vendita all’Istituto 4.200 negativi fotografici nel 1971. Da una relazione inviata al Consiglio Superiore della Direzione Generale Antichità e Belle Arti dall’allora direttore dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione Carlo Bertelli, egli scrisse in merito all'acquisto del Fondo Rigamonti che “non vi è altra raccolta che documenti così precisamente e con una scelta tanto oculata (cui hanno collaborato studiosi e antiquari italiani e stranieri) la pittura del manierismo, del barocco e del Settecento. Nella attuale fase degli studi, l’archivio riflette le tendenze più moderne, una collezione di attualità (…)”. Bertelli caldeggiò il Consiglio Superiore a prendere una decisione tempestiva poiché gli archivi fotografici in quel momento erano interesse di molti enti stranieri che ne sollecitavano la vendita. Nonostante ciò, l’acquisizione del fondo avvenne diversi anni dopo, nel 1977, e solamente per 910 negativi fotografici.
  • ambiti e contenuto

    I negativi che compongono il Fondo Rigamonti pervengono presso l'Istituto Centrale del Catalogo e la Documentazione assieme ad un elenco di pittori, riferiti alla paternità delle opere raffigurate nelle riprese fotografiche, a testimonianza di quello che affermava il Direttore Bertelli quando caldeggiava l'acquisto del lavoro del fotografo. La documentazione che Rigamonti veniva chiamato a realizzare presso Chiese e Palazzi romani testimonia dunque un ricco repertorio della pittura italiana del XVI e XVII secolo, suggerendo talvolta l'attività del fotografo in relazione ad operazioni di documentazione di restauro di tele e dipinti ripresi non nella loro collocazione originaria. Le riprese fotografiche di riproduzioni di grafica, come ad esempio fatto per la Forma Urbis Romae di Rodolfo Lanciani conservata presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte, potrebbero indiziare l'intento di utilizzo delle stesse a scopo di studio o pubblicazione.

  • consistenza910 negativi
  • modalità di acquisizioneacquisto - 1977
  • INVENTARIO ASSOCIATO