Franco Rigamonti, fotografo romano con studio in Via degli Zingari, propose in vendita nel 1971 all’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione 4.200 negativi fotografici. Alle riprese fotografiche, testimonianza di un ricco repertorio della pittura italiana del XVI e XVII secolo, Rigamonti allegò un elenco di pittori, autori delle opere raffigurate.
Carlo Bertelli, l'allora direttore dell'Istituto, comprese immediatamente l'alto livello di documentazione che Rigamonti produsse presso chiese e palazzi romani, anche in relazione ad operazioni di documentazione di restauro di tele e dipinti ripresi non nella loro collocazione originaria, così caldeggiò fortemente l'acquisto delle lastre di vetro.
Completano il fondo anche opere di riproduzioni di grafica, come ad esempio fatto per la Forma Urbis Romae di Rodolfo Lanciani, conservata presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte.
immagini dalle raccolte fotografiche