Il Fondo Piero Becchetti (Roma, 1922-2011), collezionista e studioso della fotografia, è stata acquistata dall’ICCD in due lotti, il 4 novembre 1992 e il 14 luglio 1995. Nel 1989, il direttore Oreste Ferrari, dopo aver ricevuto la proposta di vendita da parte dello stesso Becchetti, scrive al Ministero caldeggiandone vivamente l’acquisto; solamente qualche anno più tardi si completano le acquisizioni. Nell’ottobre 2018 un terzo corpus di materiali è stato donato dal figlio Alessandro insieme alla parte documentale grazie alla quale si è ricostituita l’unitarietà dell’archivio del collezionista romano. Il terzo versamento è oggi in fase di ordinamento.
Il fondo comprende circa cinquantacinquemila positivi fotografici di varia misura, realizzati con diverse tecniche di stampa e databili tra la seconda metà del XIX secolo e la prima metà del XX secolo. Con il terzo versamento sono state create due nuove partizioni (serie 11 – Cartoline e serie 12 – Negativi) che si aggiungono a quelle pensate e organizzate dallo stesso Becchetti nelle prime acquisizioni. Esulano da questo ordinamento anche i circa 7000 positivi sciolti e su supporto secondario non riconducibili alle partizioni omogenee predisposte dal collezionista.
A questo nucleo si aggiunge una raccolta di macchinari fotografici e un’importante biblioteca con volumi e periodici specializzati.
Appassionato della storia della città di Roma, Becchetti colleziona documenti ed oggetti di ogni tipo ad essa relativi, rivolgendo le sue attenzioni e ricerche alle immagini fotografiche di fine Ottocento, che oltre ad essere documentazione dell’evoluzione della città gli offrono un aspetto di ricerca socio economica di notevole interesse che pochi, fino a quel momento, sembrano aver preso in considerazione: l’introduzione e la fortuna del procedimento fotografico in Italia.
Le sue pubblicazioni più importanti, Fotografi e fotografia in Italia 1839 – 1890 del 1978 e La fotografia a Roma: dalle origini al 1915 del 1983 contengono un’introduzione storica dell’evoluzione fotografica e un dizionario biografico dei fotografi operanti nel territorio romano e italiano.
La collezione è articolata in dodici serie:
La prima serie, Unicum, è composta da tre sottoserie: 54 dagherrotipi, databili tra il 1840-50, di cui 49 ritratti e 5 riproduzioni di quadri; 20 ambrotipi e 87 ferrotipi tra ritratti e gruppi di famiglia. Si tratta di una serie aggregata per omogeneità formale e per esigenze pratiche di conservazione, parzialmente restaurata. Per quanto sia difficile attribuire con certezza la paternità di questi oggetti fotografici, la collezione annovera nomi importanti tra cui lo scozzese James Bowman, autore di straordinari ambrotipi colorati, John Adams Whipple, uno dei primi dagherrotipisti americani, Samuel Heer, pioniere della fotografia in Svizzera e il francese Philibert Perraud, attivo anche in Italia. Tra gli italiani non va dimenticato Vittorio della Rovere, sperimentatore in ambito fotografico e raffinato ritrattista. Nella sezione dei ferrotipi ricordiamo la Fotografia Lampo, di Chevreton & Bottini con sede a Roma e Giuseppe Sacco, inventore di una macchina automatica per la ripresa fotografica istantanea.
La seconda serie, gli Album, composta da 301 album, di misure diverse, databili tra la seconda metà del XIX secolo e gli anni ’40 del XX, è formata da stampe positive di vari autori raccolte in album di varia tipologia: oggetti rilegati in pelle, in tessuto e in cartone che coprono ambiti molto eterogenei, a riprova di un interesse di Becchetti per la fotografia ad ampio raggio, non strettamente focalizzato su singole tematiche, ma aperto ai soggetti più vari. Tra questi ultimi si possono menzionare l’album dedicato all’Armata Pontificia durante la campagna garibaldina del 1867 per la liberazione di Roma, contenente fotografie e testi relativi ai principali campi di battaglia, e l’album intitolato Excursions daguerriennes del 1841 del fotografo N.-M. Lerebours composto da fotografie di vedute e monumenti di città italiane tratte a partire da dagherrotipi. All’interno della serie, tra gli album di viaggio, sono i tredici volumi composti da Giulio e Mario Grazioli Lante della Rovere durante i loro viaggi in Oriente (Cina, Indonesia, Giappone) e in America che contengono fotografie di F. Beato, W. Saunders, E. Watkins, E. Muybridge, S. Bourne.
La terza serie, i Contenitori, è composta da 4005 positivi fotografici ordinati per autore, tra cui Filippo Belli, Giacomo Caneva, Carlo Baldassarre Simelli, Filippo Lais, Alfonso Bernoud, Michele Mang, Romualdo Moscioni, Fratelli Alinari, Giacomo Brogi, Cesare Vasari, James Anderson.
Per lo più si tratta di stampe all’albumina, ma sono presenti anche carte salate, gelatine ai sali d’argento, stampe al carbone, aristotipi.
La quarta serie, le Cartelline per Autore, ordinate alfabeticamente in 903 cartelline cartacee con iscrizioni autografe di Piero Becchetti sul fronte, contengono 3946 positivi. Si tratta di una raccolta enciclopedica della produzione dei fotografi operanti a Roma e in Italia, importante anche per la presenza di quasi tutte le tipologie di stampa usate in quell’arco temporale.
La quinta serie, il Formato Visita, è composta da 6108 positivi ordinati topograficamente per sede dello stabilimento fotografico. Si tratta principalmente di toponimi italiani, solo una piccola parte è composta da località estere. I positivi non sono tutti attribuiti. Molti riportano le firme dei più importanti fotografi dell’epoca, tra cui Fratelli Alinari, Fratelli D’Alessandri, Altobelli e Molins, Sommer & Behles, Lorenzo Suscipj, Giacomo Brogi, Luigi Montabone, Lodovico Tuminello, Foto Vasari.
La sesta serie, il Formato Gabinetto, è composta da 415 positivi ordinati topograficamente per sede dello stabilimento fotografico, di località italiane ed estere.
La settima serie, le Stereoscopie, è composta da 7164 stereoscopie italiane e straniere di autori vari, divise per località con alcuni soggetti di notevole interesse storico: Terremoto di Messina 1908, Chicago dopo l’incendio, Esposizioni universali di Londra e di Parigi, Assedio di Parigi 1870/1. I positivi non sono tutti attribuiti, ma molti sono firmati da importanti fotografi, tra cui Fratelli Alinari, G. Altobelli, Barker Photographer, A. Bernoud, G. Brogi, T. Cuccioni, A. Mauri, H.C. White, R. Rive, Sommer & Behles, Van Lint. Dall’ultimo versamento sono confluite in questa sezione 1077 stereoscopie positive e negative su vetro che per la loro morfologia e la tipologia dei soggetti non seguono l’ordinamento dato alla sezione cartacea. Queste illustrano soggetti e località straniere (Francia, Svizzera, Grecia, Egitto) ma soprattutto italiane. Roma è la più documentata nei suoi monumenti ma anche attraverso fotografie di famiglia e di eventi quali l’alluvione del Tevere del 1915 o le celebrazioni per la tumulazione del Milite Ignoto nel 1921.
L’ottava serie, il Grande e medio formato, è composta da 3851 positivi. Si tratta di una serie aggregata per omogeneità formale e per esigenze pratiche di conservazione. La prima partizione ha come soggetto esclusivo vedute della città di Roma, con alcune fotografie di C.B. Simelli o l’inaugurazione del restauro dello Stadio di Domiziano con il Re Umberto I e la Regina Margherita. Inoltre sono presenti fotografie di importante significato storico: Garibaldi in visita agli scavi di Pompei, sventramenti della Roma fascista, simposio nel ventre del cavallo del gruppo equestre al Vittoriano, ecc.
La nona serie, i Macchinari Fotografici, è composta da 34 visori stereoscopici, 13 obiettivi antichi, 3 alternatori per stereoscopie, 2 ingranditori, 3 bacinelle antiche per sviluppi, 5 macchine fotografiche antiche. La serie è tra i materiali esposti nei locali museali dell’ICCD.
La decima serie, la Biblioteca, completa la collezione con 5800 volumi di argomento fotografico, tra cui edizioni ottocentesche e raccolte di periodici specializzati.
L’undicesima serie, le Cartoline, è composta da 1772 cartoline con suddivisioni interne: Estero, Italia con località in ordine alfabetico, Roma, D’Annunzio, Spettacolo, Ritratti, Eventi, Militari, Grafica, Terremoto della Marsica del 1915.
La dodicesima serie, i Negativi, è composta da 867 negativi su pellicola e su vetro di vario formato, si tratta principalmente di fotografie di famiglia e riproduzioni di positivi storici utilizzati per pubblicazioni e a fini espositivi. Di particolare interesse è il gruppo di oltre 60 nitrati ascrivibili al conte Gaetano Senni e relativi tanto ad eventi familiari, come escursioni e lavori agresti nella tenuta di Casalotto, quanto a eventi ufficiali avvenuti a Roma tra la fine del XIX e il principio del XX secolo, come il conclave del 1903 e i lavori per l’Esposizione del 1911.
BIBLIOGRAFIA
Becchetti Piero, Fotografi e fotografia in Italia 1839-1880, Roma, Quasar, 1978.
Becchetti Piero, La fotografia a Roma dalle origini al 1915, Roma, Colombo, 1983.
Pittori fotografi a Roma 1845-1870. Immagini della raccolta fotografica comunale, catalogo della mostra (Roma, Palazzo Braschi, 1987), Roma, Multigrafica Editrice, 1987.
Becchetti Piero, Roma nelle fotografie delle Fondazione Marco Besso 1850-1920, Roma, Colombo, 1993.
Roma in stereoscopia, catalogo della mostra (Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, 1994), Roma, De Luca, 1994.
Becchetti Piero, Brizzi Bruno, Roma in tre dimensioni. La fotografia stereoscopica, Roma, Colombo, 2004.
immagini dalle raccolte fotografiche