La denominazione della collezione di cartoline Ferro Candilera deriva dall'unione dei cognomi dei precedenti proprietari, Giuseppe Candilera e sua moglie, la signora Bruna Ferro, che vendette la raccolta al Ministero nel 1989, dopo la morte del marito.
Candilera, che in parte aveva ereditato dalla famiglia la preziosa raccolta, l'aveva poi arricchita e incrementata nel corso della sua vita di appassionato filatelico e studioso della storia postale.
Le cartoline coprono un arco temporale compreso tra la fine dell'Ottocento e gli anni Settanta del Novecento e offrono un'ampia documentazione del territorio nazionale ed estero.
Esse illustrano e rendono visibile il nostro patrimonio culturale, il nostro paesaggio, gli  avvenimenti sociali e le profonde trasformazioni che il paese ha vissuto nell'arco di un intero secolo, consegnandoci la testimonianza di un passato ricco di storia e di spunti di riflessione.
Scorrendo le cartoline emerge il profondo significato culturale della raccolta, e, nello stesso tempo il valore complesso delle immagini e della tecnica di stampa, che le qualificano nella categoria di particolare tipologia di documenti.
Il fondo originale è composto da circa 100.000 cartoline, nella maggior parte dei casi scritte e spedite. Interamente  riordinato e inventariato nel corso degli anni Novanta, è stato successivamente schedato per oltre la metà ed inserimento in banca dati.
Nel 1997, in occasione della mostra dal titolo L'Italia in posa. Cento anni di cartoline illustrate, l'Istituto ha presentato una parte della collezione, distinta in varie sezioni tematiche, al pubblico, di cui nello stesso anno è stato pubblicato il catalogo, per le edizioni di Electa Napoli.
La mostra ha avuto luogo a Roma, nel Complesso Monumentale del San Michele, Chiesa delle Zitelle, dal 19 settembre al 14 novembre 1997, e poi all'estero, ospitata dai principali Istituti Italiani di Cultura Europei.