Ferrari
- DATA ACQUISIZIONE2005
- SOGGETTO PRODUTTOREFerrari
- CRONOLOGIA1949 - 2005
- storia istituzionale/amministrativa, nota biograficaOreste Ferrari nacque a Roma il 5 aprile 1927. Assunto nel 1949 presso la Soprintendenza alle Gallerie di Venezia terminò gli studi di filosofia l'anno seguente. Dal 1950 venne trasferito alla Soprintendenza alle Gallerie di Napoli dove restò per dodici anni, avvicinandosi allo studio della pittura napoletana e occupandosi in quegli anni anche del riordino dell'archivio fotografico della Soprintendenza. Nominato ispettore aggiunto, assegnato in particolare agli uffici della Pinacoteca Nazionale di Napoli, sviluppò interesse per le arti applicate e le arti decorative. Nel 1958 divenne direttore del Museo Nazionale delle Ceramiche "Duca di Martina" e si dedicò al riordino delle porcellane del Museo di Capodimonte. Dal 1962 Ferrari si trasferì a Roma, prendendo servizio presso la Soprintendenza alle Gallerie e Opere d'Arte per il Lazio, contestualmente ricevendo incarico dirigenziale presso l'Ufficio Studi e Documentazione. Collaboratore insieme a Maurizio Calvesi e Luigi Salerno della rivista "Storia dell'Arte" fondata da Giulio Carlo Argan, ne divenne direttore fino al 1992. Da sempre impegnato in ambito di tutela, catalogazione e valorizzazione del patrimonio divenne dirigente dell'Ufficio Centrale del Catalogo. Nel 1973 subentrò a Carlo Bertelli nella direzione del Gabinetto Fotografico Nazionale (GFN) con annessione l'anno successivo dell'Aerofototeca. Nel 1977 viene accolta la sua proposta di creazione dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di cui fu direttore fino al 1990, anno delle sue dimissioni. L'abbandono della lunga e intensa attività istituzionale favorì nuovamente un'epoca di studio, in particolare sulla cultura meridionale del Sei e Settecento con numerose e importanti pubblicazioni. E' morto a Roma il 16 novembre 2005.
- storia archivisticaLa fototeca Oreste Ferrari è stata donata all’ICCD nel 2005 da Franca Boschetti, moglie dello storico dell’arte. Il donativo in realtà era legato a una sezione della sua biblioteca (proveniente dalla casa di Via della Croce e di Anzio) che comprende circa 3000 volumi, tra monografie di artisti, cataloghi di mostre o musei e saggi, e circa 500 periodici. Non si fa menzione delle fotografie nei carteggi relativi alla transazione, segno del carattere documentario e strettamente funzionale all'attività di ricerca di Ferrari. Biblioteca e fototeca sono pertanto immaginate come parti di una entità unica (anche all'interno dei volumi sono stati rinvenuti positivi legati alla pubblicazione). La quantità di fotografie presenti nel fondo offre l'opportunità di mettere a fuoco le modalità di analisi e studio delle opere d’arte da parte di Ferrari con l'ausilio della fotografia. Tra le numerose stampe ai sali d’argento troviamo pochissime immagini rilevanti dal punto di vista tecnico o per la qualità estetica. Le fotografie provengono da soprintendenze, case d’ asta, musei e istituzioni culturali, studi fotografici italiani e stranieri. Al verso dei fototipi, oltre alla provenienza della fotografia, si trovano sia il timbro dello studioso che appunti autografi di sua mano che chiariscono l’uso dell'immagine come strumento di ricerca e studio. I timbri presenti sui positivi mostrano una provenienza legata prevalentemente ai Gabinetti fotografici di soprintendenze italiane e di musei italiani e stranieri. Sono ugualmente presenti studi fotografici dediti alla riproduzione di opere d'arte.
- ambiti e contenuto
Durante la sua carriera di storico dell’arte Oreste Ferrari ha usato come strumento di studio la fotografia per operare analisi e confronti e per effettuare più precise attribuzioni autoriali. Il suo archivio fotografico riflette l’area dei suoi interessi ossia la pittura italiana, in modo particolare napoletana, del Seicento e del Settecento. Non mancano, comunque, riproduzioni di opere di epoca medievale come del Novecento. Vi è, inoltre, un piccolo gruppo di positivi il cui soggetto esula completamente dalla documentazione storico-artistica e si avvicina maggiormente ad una ricerca di carattere socioantropologico, questi raffigurano scene di genere, gruppi di contadini, ritratti e nudi.
- consistenza3331 positivi, 22 diapositive, 26 negativi
- criteri di ordinamentoIl fondo segue il classico ordinamento alfabetico per autore delle opere d'arte raffigurate (da Allori a Zuccari) che caratterizza gran parte delle fototeche di storici dell'arte. Le opere di ogni singolo autore sono raccolte in cartelline titolate mentre solo per alcune aree più generiche, e non strettamente legate a singole personalità, è stato scelto un ordinamento tematico per ambito. Lo stesso dicasi per le attribuzioni incerte. Le fotografie conservano pertanto l’ordinamento dato da Oreste Ferrari: sono presenti inoltre materiali ancora non ordinati che attendevano una sistemazione più precisa prima della sua scomparsa, avvenuta nel 2005.
- modalità di acquisizionedonazione - 2005