L’attività del fotografo, ricordato come il “più amato  e conteso dai critici e dagli studiosi d’arte italiani e stranieri e dagli artisti che lavoravano a Firenze” (SILVESTRI 1994), è documentata tra il 1935 e il 1954, quale operatore dello Stabilimento Giacomo Brogi, allora gestito dal nipote di questo Giorgio Laurati. Intorno al 1935 esegue la celebre campagna sulle sculture di Donatello commissionata dallo studioso ungherese Jenö Lànyi (SARCHI 2011). Nel 1954 riproduce i rilievi di Jacopo della Quercia nel portale di San Petronio a Bologna per lo storico dell'arte Charles Seymour.