Inizia la sua attività di pittore con studio in Roma in via S. Isidoro 9 (1838), poi in via dei Pontefici 57 (dal 1843). Tra il 1850 e il 1852, è in Sabina per alcuni incarichi come pittore e nel 1853 pubblica una serie di incisioni eseguite a mezzatinta con immagini di Roma, destinate all’uso degli artisti, che gli procurano una certa notorietà. A questi anni dovrebbe risalire l’inizio della sua attività anche come fotografo. Attivo a Roma in via del Corso 509, Simelli si dedica in particolare all’esecuzione di fotografie di antichità e per i suoi interessi archeologici entra presto in contatto con John Henry Parker. Nel 1870 si sposta da Roma a Frascati, lasciando il suo studio al fotografo francese Gustave Eugène Chauffourier. Torna poi nuovamente a Roma nel 1873, in uno studio in via Bocca di Leone 11, dove è segnalato dalla Guida Monaci fino al 1877. La fonti danno la sua morte tra il 1877 e il 1885.