Carlo Carboni (Roma, 7 maggio 1880) ricopre il ruolo di direttore da gennaio 1913 a gennaio 1932. Entra nell’amministrazione del Ministero con il ruolo di disegnatore e a soli 19 anni comincia la sua collaborazione con il Gabinetto Fotografico. Allievo diretto di Giovanni Gargiolli, lo segue nella realizzazione delle campagne fotografiche fino a sostituirlo dopo la sua morte nel ruolo dirigenziale. Iscritto al Partito Nazionale Fascista dal 1923 ma non all’Associazione del Pubblico Impiego. La sua carriera, caratterizzata da un'intensa attività lavorativa, si interrompe bruscamente il 28 gennaio 1932. Si rende colpevole di un tentato omicidio nei confronti di una sua amante. Dichiarato colpevole e assolto per amnistia, viene sospeso dal grado e dallo stipendio il 26 gennaio 1933 in attesa del provvedimento disciplinare che arriva il 13 aprile dello stesso anno, contestando a Carboni "difetto di senso morale".