Nasce a Milano nel 1823, da Ercole e Anna Crillanovich. Impiegato come disegnatore negli uffici del Censo, prende parte ai moti delle Cinque Giornate di Milano e alle successive Guerre di Indipendenza, per i quali sarà a lungo imprigionato dagli austriaci. Risulta praticare la fotografia a Milano almeno dal 1854. Segnalato nella Guida di Mliano del 1857 come “fotografo e dagherrotipista”, si dedicherà completamente alla fotografia solo a partire dal 1859, prima presso lo studio in Contrada dei Nobili 3992, e dopo il 1862 in via Bigli, dove la sua attività è documentata sino al 1880. Apre ulteriori sedi dello studio a Milano, Genova, dove tra 1862 e 1865 circa si associa al fotografo Giovanni Battista Sciutto, e a Trieste. Riscuote notevole successo come fotografo ritrattista, ma si dedica anche al genere delle vedute e della riproduzione di oggetti d'arte. Come indicato dai timbri presenti sul verso delle fotografie, detiene i brevetti per l’utilizzo del “doppio fondo sistema Crozat” e per il sistema di stampa inalterabile denominato “Albertotipia”, ottenuto dal fotografo Guglielmo Sebastianutti di Trieste nel 1869. Muore a Milano nel 1884, lasciando il proseguimento dell’attività alla vedova Giulia Virginia Gargioni.