L’Archivio Fotografico dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este-VILLAE riflette la sua articolazione ed i suoi ambiti di competenza. È suddiviso in cinque serie fotografiche corrispondenti ai siti archeologici e monumentali riuniti dal 2016 sotto la stessa gestione: Villa Adriana, Villa d’Este, Santuario di Ercole Vincitore, Mensa Ponderaria e Mausoleo dei Plautii. L’obiettivo dell’Istituto è quello di promuovere la tutela, la valorizzazione e la fruizione dei diversi siti e del patrimonio che conservano, aprendosi anche all’acquisizione di opere contemporanee, motivo per il quale è stata aggiunta una sesta serie fotografica denominata “Collezione Arte Contemporanea-VILLAE” nella quale sono inventariate e descritte le fotografie delle opere entrate nel patrimonio dell’Istituto attraverso la partecipazione agli Avvisi pubblici ad Avvisi pubblici della Direzione Generale Creatività Contemporanea (PAC 2021 e 2022-2023; Strategia Fotografia 2023 con un progetto di Yuri Ancarani).

La struttura dell’archivio è ad albero; ogni serie contiene delle sottoserie principalmente topografiche o progettuali. Tutte le fotografie sono native digitali e a colori, scattate per lo più in occasione di opere manutentive o attività editoriali e culturali promosse dalle VILLAE, ad eccezione di alcune scansioni da positivi risalenti al periodo 2003-2006 e di scansioni di lastre in vetro appartenenti all’Archivio fotografico Salvati-Perini, risalenti ai primi del Novecento, testimonianze privilegiate del riuso delle emergenze archeologiche del Santuario di Ercole Vincitore e, in generale, fondamentale tassello per narrare l’evoluzione e la stratificazione storica dei siti dell’Istituto e del territorio tiburtino.

I fotografi più operativi sono Manlio Benedetti, Quirino Berti e Giuseppina Morrone. Nelle serie di Villa d’Este e Villa Adriana sono state inserite anche produzioni fotografiche contemporanee: la documentazione degli affreschi di Villa d’Este realizzata dal fotografo Domenico Ventura nell’ambito della protocollo di intesa con la Fototeca della Bibliotheca Hertziana; i percorsi fotografici in collaborazione con il Touring Club a cura di diversi fotografi a Villa Adriana; un nucleo di fotografie aeree; gli scatti della fotografa spagnola Erola Arcalis.

L’archivio è in continua crescita, come è in espansione lo stesso concetto di patrimonio ed il complesso organismo ecosistemico in divenire delle VILLAE. A tal fine, si intende documentare in maniera ininterrotta le nuove acquisizioni, tracciando l’evoluzione e i cambiamenti dei siti di competenza, anche attraverso la restituzione pubblica del materiale fotografico nativo digitale prodotto nell’ambito di lavori ed interventi e conservato esclusivamente negli uffici.

L’Istituto – attraverso la messa on line delle immagini del proprio patrimonio archeologico, storico-artistico, monumentale, architettonico, ambientale e paesaggistico – si pone come importante contributor del processo di digitalizzazione del patrimonio culturale non solo nell’ambito della raccolta, ordinamento e catalogazione di risorse in ambiente digitale, ma quale attore principale del sistema di costruzione di nuovi paradigmi culturali.

La continua implementazione dell’archivio con immagini born-digital e recupero del pregresso pone in essere obiettivi di preservazione, conservazione e tutela del patrimonio fotografico (e dei suoi diritti), di promozione, valorizzazione, fruizione e accessibilità, condivisione e scambio, riuso, patrimonializzaizone dei dati, sviluppo culturale e della ricerca scientifica legata alla migliore conoscenza del bene ed alla sua più efficace ed efficiente gestione.

Le fotografie dell'Istituto